Halley, altro regalo: Aromando condanna i biancorossi all'ultimo respiro
Ancora
una beffa. È la solita bella Halley Matelica versione casalinga, quella
che dà l’impressione di potercela fare anche contro la neo capolista Blacks Faenza.
E invece neanche l’effetto Trullo cambia il solito copione. Come contro Ozzano,
come contro Piacenza, ma ancor di più come contro Fabriano la Vigor controlla
la partita per lunghi tratti, sale anche a +7 nel cuore del quarto periodo, ma sciupa
di nuovo tutto in un finale da dimenticare.
Non
fa rivoluzioni il coach abruzzese, d’altronde con due giorni di allenamento era
difficile pure immaginarlo. L’unica piccola novità è Vissani in
quintetto al posto di Caroli, ma a lanciare la Halley è un caldissimo Gallo:
le sue invenzioni alimentano il primo strappo della Vigor, che sale anche a +7
(25-18 all’8’ con tripla di Vissani). Faenza si aggrappa a uno scatenato Vico,
che sveglia dal torpore i suoi a suon di triple: ne infila cinque nei primi 20’
e Faenza pian piano esce dal guscio. Polselli, molto positivo nel rimpiazzare
un Seck rapidamente gravato dai falli, colpisce a ripetizione in attacco
ma fa fatica dietro ad arginare i muscoli di Aromando e così i romagnoli
sorpassano. La zone press ordinata da coach Trullo non fiacca una ritrovata
Faenza, che tocca anche il +5 (41-46 al 18’) prima che i guizzi di Paglia
ristabiliscano una sostanziale parità (46-47 all’intervallo lungo).
La
Blacks prova a girare definitivamente il match nel cuore del terzo quarto.
Aromando e Petrucci graffiano e i biancoverdi salgono fino al +6 (55-61
al 26’). Sembra la prova generale per la fuga ospite e invece Matelica si
risveglia di colpo. All’improvviso riappare Seck, che realizza nel terzo
periodo tutti i suoi 10 punti, Faenza perde addirittura due palloni in fila
direttamente dalla rimessa in campo e la Halley riprende quota, affacciandosi
all’ultimo periodo sopra di 3 (71-68). Con la grinta della “vecchia guardia”
Caroli-Vissani-Provvidenza, i biancorossi mettono alle corde una Faenza
improvvisamente spaesata. Una rubata con contropiede del capitano si trasforma
nel +7 biancorosso (78-71 a 6’ dalla sirena) e quando Enihe ha in mano
la tripla del potenziale +10 gli ospiti sembrano davvero sull’orlo del baratro.
E invece la Vigor manca i colpi del ko, Faenza la mette sul fisico, arpiona
rimbalzi d’attacco a ripetizione e alla fine sorpassa dalla distanza con lo scatenato
Aromando (81-82 a poco più di 2’ dalla sirena). La Raggisolaris, a sua volta, spreca
quattro liberi e tiene la porta aperta a Gallo, che dalla lunetta fa 1/2 impattando
a quota 82 con 1’ da giocare. Il play napoletano pasticcia nell’azione del
possibile sorpasso, Aromando si inventa la tripla dal palleggio per l’82-85 con
6” da giocare e mette spalle al muro Caroli e compagni. Rimessa in zona d’attacco,
la Vigor prova a costruire un tiro da tre, ma non ne viene fuori granché. La
prestazione è di nuovo da applausi, ma la pancia continua a restare vuota.
Così
coach Trullo alla fine del match: «E’ stata
una partita che abbiamo condotto per lunghi tratti contro una squadra tra le
favorite per salire in A2 nella quale paghiamo 2-3 forzature di troppo.
Potevamo portare a casa meritatamente una vittoria che sarebbe stata molto importante.
Io sono arrivato venerdì per cui abbiamo lavorato su pochi concetti, ma ho
visto che la squadra dal punto di vista dell’intensità e della voglia ci hanno
dato dentro. Ci hanno condannato i rimbalzi d’attacco concessi nell’ultimo
quarto: col quinto fallo di Seck siamo andati piccoli e abbiamo sofferto.
Dobbiamo gestire meglio le azioni cruciali della partita. In questi due giorni
avevamo lavorato principalmente su alcuni concetti difensivi: la difesa sul
pick and roll e la zone press e devo dire che la squadra ha risposto abbastanza
bene, recuperando tanti palloni e lavorando con abnegazione. Quando arrivi a un
centimetro dalla vittoria come oggi resta tanto amaro in bocca e le cose buone
lo sembrano meno, ma siamo stati bravi a limitare Vico nel secondo tempo con
qualche accorgimento tattico, dopo che ci aveva fatto male nel primo tempo
anche col tiro da fuori, che non è la sua caratteristica principale. Non siamo
stati nemmeno fortunati, considerando che perdiamo con una bomba di un lungo
come Aromando. Comunque ci sono molte cose buone da cui ripartire. Sono appena
arrivato e ci troviamo ad affrontare le prime due della classifica: ovviamente proviamo
a vincerle, ma ci serviranno soprattutto per portare alcuni miei concetti alla
squadra e vedere se c’è necessità e possibilità di inserire qualche giocatore.
La Halley se la sta giocando con tutti, merita di salvarsi. Sulla carta
domenica a Rieti è proibitiva, ma in tanti anni di pallacanestro se c’è una
cosa che ho imparato è che nulla è scritto prima di scendere in campo. Andremo da
loro cercando di fare meno errori possibili e vediamo che succede. È chiaro
dalla settimana successiva avremo invece partite che non possiamo proprio
fallire»
HALLEY
MATELICA-BLACKS FAENZA 82-85
MATELICA: Provvidenza 5,
Fianchini ne, Mentonelli ne, Brugnola ne, Seck 10, Vissani 12, Gallo 13, Caroli
10, Polselli 9, Riccio 9, Paglia 8, Enihe 6. All.: Trullo.
FAENZA: Bandini, Siberna
6, Vico 21, Poggi 7, Voltolini, Molinaro 9, Petrucci 8, Aromando 25, Pastore 9,
Nkot ne. All.: Garelli.
ARBITRI: Bernassola, Mammoli.
PARZIALI: 27-24, 19-23, 25-21,
11-17.