Alla scoperta di Mattia Sacchi: «Halley, una società incredibile»
Sono stati giorni con le porte girevoli in casa Halley Matelica. Dopo le uscite
di Victor Sulina in direzione Rieti e Patrizio Verri in direzione Fabriano, è arrivato
anche un nuovo ingresso: quello di Mattia Sacchi, il play che dovrebbe puntellare il reparto esterni della squadra di
coach Trullo, che assume così la sua fisionomia definitiva.
Primi giorni di lavoro per il giocatore originario
di Vigevano, che sta cercando di inserirsi subito nei meccanismi vigorini. «Ho trovato una società incredibile, che
non mi ha fatto mancare nulla da quando sono arrivato – dice Sacchi – c’è
un sistema che funziona benissimo ad ogni livello, mi sono trovato molto bene
sia con il coach che con i compagni di squadra».
Una prima parte di stagione particolare per il neo
biancorosso, che ha ben figurato in maglia Tigers
Romagna, ma che qualche settimana fa si è ritrovato senza
squadra dopo il ritiro della squadra dal campionato di Serie B Interregionale. «Sono state settimane brutte queste in
cui sono tornato a casa e non trovavo squadra – rivela il play classe 2002 –
quando, all’ultimo, è arrivata la chiamata di Matelica non ci ho pensato due
volte: ho subito accettato perché le ambizioni sono alte e la squadra molto
forte».
Un giocatore ancora in
piena evoluzione il numero 3 della Halley, che nonostante la giovane età ha già
una solida esperienza alle spalle tra Serie B e C. «Sto lavorando molto sulle
mie doti di playmaking – sottolinea Sacchi – data la mia altezza è
chiaro debba essere quella la mia evoluzione. In questi anni di B credo di
essere cresciuto molto sia in campo che fuori soprattutto a livello mentale.
Spero di riuscire a fare bene qui a Matelica».
Un girone tutto nuovo
quello che si ritrova ad affrontare Sacchi, ma di fatto in questa seconda fase
lo è anche per tutto il resto del club. Anche se domenica troveremo una nostra vecchia
conoscenza: la Sicoma Valdiceppo.
«Chiaramente non li conosco – ammette il play biancorosso – ho visto
che ripartono da 0 punti, ma non dobbiamo farci ingannare da questo: bisognerà
tenere l’attenzione altissima perché queste sono tutte partite complicate.
Intensità e concentrazione non dovranno mancare».