Provvidenza non si nasconde: ¨Con Roma una finale anticipata¨
Non sono ancora i playoff, ma è come se lo fossero.
Il match di domenica sul campo della Virtus
Roma è un crocevia fondamentale della stagione della Halley Matelica, visto che in
palio c’è il seed numero 1 nella griglia della post season. I biancorossi si
sono guadagnati questa chance con un Play-In Gold da urlo, con sei vittorie su
sette partite (miglior record insieme alla Italservice
Pesaro), ma battere Fiumicino domenica scorsa non è stato
ancora abbastanza. «Una vittoria che ci
serviva assolutamente per riprendere la nostra corsa e per tenere vive le
nostre speranze – commenta capitan Alberto Provvidenza – è stata una partita difficile, ma
ormai lo sono e lo saranno tutte quante da qui in avanti».
La Vigor attualmente è
la squadra che ha perso meno partite tra i due gironi E ed F (appena sei a
fronte di 23 vittorie, stesso bilancio della Virtus Roma), ma con un ko domenica
rischia di scivolare fino al quarto posto a causa degli scontri diretti
negativi contro Bramante Pesaro e Goldengas Senigallia. Una vera beffa, legata
alla struttura particolare del campionato di quest’anno. «Una formula che dà
grande peso agli scontri diretti e purtroppo noi siamo penalizzati da quei due –
evidenzia l’ala umbra – siamo stati primi per lunghi tratti in regular
season, lo siamo tutt’ora in questo Play-In Gold, però la formula, nella sua
confusione totale, era chiara dall’inizio: siamo comunque padroni del nostro
destino e questo è molto importante e non scontato. Ci meritiamo il primo posto
e vogliamo andarcelo a prendere a Roma, dove sarà una sorta di finale
anticipata. Un bel palcoscenico per mettere alla prova quanto abbiamo costruito
in questi mesi».
Con l’arrivo di Morgillo sono cambiate dinamiche e rotazioni soprattutto
nel reparto lunghi, dove comunque ormai Provvidenza è una certezza. «Ivan in
primis ha dato più profondità e solidità e ci serviva tanto – conferma Provvidenza
– in una stagione così lunga è molto importante. Ci ha dato più perimetralità
e pericolosità dall’arco e questo sposta le difese avversarie, permettendo a
me, Musci e Ciampaglia di gestirci meglio, di avere più spazi in attacco e più
intensità in difesa in partite come queste dove in area è una giungla».
Un grande finale di Play-In Gold quello che attende
la Halley, che si giocherà il tutto per tutto domenica all’ombra del Cupolone
contro la Virtus Roma. «Una grande squadra
che si porta dietro una grande eredità – evidenzia il capitano vigorino – hanno
anche un grande tifo e questo può da una parte aiutare e dall’altra pesare. Un
roster costruito per vincere, con tanti giocatori scesi dalla vecchia B e un super
straniero come Gaston Whelan che ha tanta qualità e che si prende tante
responsabilità. Poi tanti giocatori romani tornati a casa per sposare questo
progetto di rinascita come Valentini, Petrucci e Rocchi, gente abituata a stare
in B e anche a vincerla. Una squadra veramente tosta, che abbiamo battuto in casa
ma che proprio da allora ha fatto un grosso switch: stavano facendo un Play-In
Gold sotto le aspettative fino ad allora dopo aver dominato la regular season,
ma sapevamo che il nostro girone era di livello se non più alto sicuramente più
equilibrato ad alto livello. Hanno un po’ pagato all’inizio la necessità di
doversi settare a un livello di intensità più alto come il nostro, ma ora hanno
trovato una quadra e sono meritatamente primi come noi. Sarà una grande
battaglia, di quelle che dà gusto giocare».